La PEC diventa "domicilio digitale". Sanzioni per i professionisti che non la comunicano


immagineIl Decreto Semplificazioni approvato da Palazzo Chigi contiene disposizioni per favorire l’utilizzo della posta elettronica certificata e dare "maggiore certezza delle comunicazioni telematiche tra imprese, professionisti e pubbliche amministrazioni". La sostituzione - da PEC a domicilio digitale- opera nella norma istitutiva del 2008, quella che ha introdotto l'obbligo per i professionisti iscritti ad un ordine professionale a comunicare la PEC (ora domicilio digitale) e gli Ordini professionali a riversarla in un elenco consultabile per via telematica dalle pubbliche amministrazioni: INIPEC e Anagrafe nazionale della popolazione residente. Ma il Decreto Semplificazioni introduce anche dei provvedimenti disciplinari. Infatti, il professionista che non comunica il proprio domicilio digitale "è obbligatoriamente soggetto a diffida ad adempiere, entro trenta giorni, da parte dell' Ordine di appartenenza. In caso di mancata ottemperanza alla diffida, l'Ordine di appartenenza commina la sanzione della sospensione fino alla comunicazione dello stesso domicilio.


fonte: redazione omceoro.it inserito il 14 luglio 2020
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